Avete mai sentito dire “sono andato a fare il laser al ginocchio, ad un legamento, ad una spalla”,…
Il laser è una sorgente di luce, visibile e non visibile a seconda del tipo di materiale che la genera, che interagisce con ciò che viene colpito.
Se prendiamo un foglio di carta nera ed un bicchiere pieno di tuorlo d’uovo, con un tipo di laser si può cuocere il tuorlo lasciando intatto il foglio sottostante in quanto il tuorlo assorbe il raggio luminoso e si cuoce; viceversa, con un altro tipo di laser, è possibile attraversare il tuorlo ed il fondo del bicchiere tagliando il cartoncino sottostante.
A prescindere dal tipo di laser, il suo utilizzo ha sempre una funzione antalgica (riduzione del dolore e dell’infiammazione) e biostimolante (conferisce alle cellule una energia inducendo una guarigione più veloce).
Oltre al tipo di luce, cambia il modo di lavorare a seconda che, rispetto al bersaglio, la punta che emana la luce venga tenuta a contatto oppure a distanza: nel primo caso avviene una irradiazione, nel secondo una incisione.
I principali obbiettivi dell’utilizzo del laser, che non possono essere ottenuti con altri mezzi alternativi e lo rendono fondamentale ed esclusivo, sono i seguenti:
- Incisione senza sanguinamento e senza punti: pazienti che assumono anticoagulanti o hanno malattie genetiche che comportano abbondanti sanguinamenti possono essere trattati in piena sicurezza senza rischio di emorragie; altra pratica quotidiana consiste nell’eseguire la gengive tonia: quando una carie molto aggressiva ha distrutto il dente ad una profondità tale per cui ci troviamo a lavorare sotto il livello della gengiva e talvolta fino all’osso, ecco che l’utilizzo del laser cambia completamente il modo di lavorare in quanto in un’unica seduta è possibile togliere la gengiva in esubero, pulire tutta la carie fino al tessuto sano e ricostruire subito il dente perché non sanguina; diversamente avremmo dovuto tagliare la gengiva col bisturi, mettere punti, aspettare 3-4 mesi per la rigenerazione della gengiva e successivamente iniziare a lavorare!
- Disinfezione dei canali infetti del dente: il laser uccide i batteri, e la luce arriva dappertutto a differenza degli strumenti meccanici e dei liquidi disinfettanti;
- Sblocco muscolare delle contratture: azione immediata, molto più rapida dei farmaci tradizionali;
- Prevenzione e trattamento dei gonfiori: riducendo l’infiammazione e stimolando il sistema linfatico previene l’accumulo di liquidi e le tumefazioni, favorendone comunque il riassorbimento;
- Trattamento delle infezioni attorno agli impianti: la perimplantite (parola chiave) è uno dei problemi più gravi del dentista moderno, in quanto la superficie degli impianti è fatta per attecchire all’osso; pertanto, se colonizzata da batteri, si stacca da esso e si perde l’impianto; ad oggi il laser rappresenta il protocollo meno invasivo, più facile da applicare e soprattutto il più efficace per ottenere la risoluzione del problema;
- Herpes: nella fase iniziale della formazione delle bolle dell’Herpes (parola chiave), il laser ne induce il riassorbimento immediato e la riduzione del dolore: anziché formarsi la crosta la lesione si riassorbe scomparendo in 48 ore dal primo trattamento. E’ però fondamentale intervenire nella prima fase evolutiva, in quanto se sono già presenti le vescicole scoppiate allora la formazione della crosta è inevitabile.
- Nevralgie: talvolta le nevralgie del trigemino non rispondono a farmaci: ecco che in questi casi il laser rappresenta una valida alternativa!